Nel regno di Ulisse

Ora so, caro Ulisse, perché hai finto di essere pazzo per non essere invischiato, tuo malgrado, nella guerra di Troia; la riluttanza nel dover lasciare il Mar Ionio e raggiungere le coste dell’Asia Minore, così lontane dalla terra amata e dagli affetti. Uno strappo ricucito dopo 10 anni di guerra e altri 10 che hanno reso il tuo viaggio di ritorno il più lungo e avventuroso della storia. Ti comprendo mitico eroe perché non ti sei arreso e con tenacia, astuzia, arguzia e grazie a una favella imbattibile e qualche aiuto della dea Atena sei giunto nuovamente a casa. Oggi, come allora, i tuoi possedimenti, Cefalonia (secondo recenti studi centro del regno) e la leggendaria Itaca sono semplicemente incantevoli.

Montuosa, verdissima, spiagge incontaminate di sabbia, ciottoli o sassolini, baie pittoresche, vigneti, uliveti, apicoltura, Cefalonia ha molte facce e richiede tempo per poterle scoprire tutte. È caratterizzata da rarissimi fenomeni geologici (katavothres), percorsi sotterranei che mescolano l’acqua del mare con acqua dolce; dalle grotte, la più famosa è Drogarati che ha ospitato concerti dall’acustica perfetta (si esibì anche Maria Callas); dalle sorgenti terapeutiche e dai fanghi in riva al mare, come nella spiaggia di Xi, con la sua sabbia argillosa dalle colorazioni rossastre. E poi c’è Melissani, la grotta delle ninfe. Il tetto di questo lago sotterraneo è crollato permettendo così ai raggi del sole di creare splendidi giochi di luce e riflessi turchesi sull’acqua.

Non basta una vacanza per vedere le innumerevoli spiagge di Cefalonia. Fra tutte la mia preferita è Petani, con acque trasparenti e tanti pesciolini da osservare in riva al mare, un luogo magico. Per citarne altre, fra le più belle, sicuramente non può mancare la famosissima da cartolina Myrtos, e ancora Emblisi, Antisamos, Dafnoudi (raggiungibile seguendo un sentiero), Fteri dalle bianche scogliere (raggiungibile in barca) e Kaminia dove depongono le uova le tartarughe marine. E per vedere quest’ultime ci si può recare, al mattino presto, al porto di Argostoli, quando i pescatori rientrano con il pescato del giorno. Qui si può comprare un pesciolino da dare alle simpatiche Caretta Caretta. Altri luoghi da vedere sono Fiskardo, un piccolo borgo “glam” marinaro e Asoss il gioiellino dell’isola, che mi ha regalato un incontro speciale con una dolcissima foca che ha scelto proprio in questo luogo una grotta come sua dimora. Il pittoresco e scenografico villaggio è costruito su una piccola penisola dominata dal castello veneziano che a sua volta è protetto da una fortificazione lunga 2 Km. Un altro bel castello è quello medioevale di Agios Georgios, nel borgo di Kastro, a sud dell’isola. Da qui si apre uno splendido panorama a predita d’occhio sul mare, da godere al tramonto, magari cenando all’aperto su una delle terrazze dei tre ristoranti presenti, provando la kreatopita, una torta con all’interno carne di agnello e maiale, piatto tradizionale dell’isola.

E come fece Ulisse vale la pena spiegare le vele e solcare il mare verso Itaca, poco petrosa e molto verde, entrare nel porto accogliente di Kioni con i suoi antichi mulini a vento. Proseguire verso Atokos, l’isola disabitata di soli 4km che regala bagni indimenticabili in acque cristalline e poi, magari, spingersi oltre , lasciandosi trasportare dal vento, sulla scia di antichi miti per creare nuove leggende.

Ps. Attenzione alle vespe! Si palesano all’improvviso, soprattutto durante i pasti, in particolare la sera, per scomparire magicamente dopo le ore 21

Nb. Recenti scoperte indicano che Ulisse fosse di Cefalonia e più precisamente di Lixouri, nella penisola di Palikis. Come scrisse Omero: “Odisseo, re di Dulichio, Samo, Zacinto e Itaca…”

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